A cavallo tra il 2019 e il 2020, siamo stati per bene due volte in Val Duron durante la stagione invernale.
Sognate una valle incantata, senza auto, con poca ressa, moltissima neve fresca, e un rifugio super accogliente con ottima cucina? Allora siete nel posto giusto!
È il luogo ideale per gli amanti della neve, delle ciaspolate, delle lunghe passeggiate
In inverno è possibile raggiungere la Val Duron in motoslitta oppure a piedi (con scarponi o ciaspole).
🌟 ATTENZIONE!!
Stagione 2023/2024 – il Rifugio Micheluzzi riapre in inverno dopo due anni di chiusura!! Per il servizio di trasporto invernale in Val Duron contattare il rifugio direttamente.
Ecco la nostra esperienza.
🟩 Percorso facile
🕑 15 minuti in motoslitta. A piedi o con le ciaspole (dipende dalla condizioni della neve) circa 2,5 ore
👣 3,5 km totali al Micheluzzi poi la a piacere nella val Duron
🏚 Rifugi sul percorso: Baita Fraines, rifugio Micheluzzi, Baita Lino Brach
👶🏼 Adatto ai bambini. Passeggino da trekking ma se c’è neve è difficoltoso.
Val Duron in motoslitta: DA DOVE SI PARTE
Per raggiungere la Val Duron si parte da Campitello di Fassa. Sia che vogliate andare a piedi, sia che preferiate la motoslitta, potete andare in auto fino alla fine della Streda De Salin nei pressi del parcheggio a bordo strada. Cercate su Google Maps “parcheggio per rifugio Micheluzzi”.
Noi abbiamo optato per la motoslitta in salita e lo slittino in discesa. Abbiamo noleggiato degli slittini molto comodi e con i freni (con i bambini sono consigliabili per via della discesa abbastanza ripida in alcuni punti) presso Marvin Ski, poco prima del parcheggio.
Per prenotare la motoslitta basta contattare il rifugio Micheluzzi e accordarsi su orario e numero di persone.
🌟 ATTENZIONE!!
Stagione 2023/2024 – il Rifugio Micheluzzi riapre in inverno dopo due anni di chiusura!! Per il servizio di trasporto invernale in Val Duron contattare il rifugio direttamente.
Val Duron in motoslitta: IL PERCORSO
Se preferite andare a piedi leggete questo articolo.
In motoslitta in circa 15 minuti sarete a destinazione per iniziare la passeggiata a partire dal rifugio Micheluzzi.
Da qui è possibile proseguire lungo la lunga valle accanto alla Baita da Lino Brach, per continuare a camminare al cospetto del Gruppo del Catinaccio che si staglia a sud e del Sassopiatto verso nord. Raggiunta la fine della valle, il sentiero sale nuovamente ripido con ampi tornanti in direzione del Passo Duron/Rifugio Alpe di Tires, con i Denti di Terrarossa ben in vista all’orizzonte.
Noi abbiamo fatto un bel pezzo a piedi ma non siamo arrivato fino alla fine della valle. Ci aspettavano per pranzo al rifugio e la fame si è fatta presto sentire.
Val Duron in motoslitta: dove mangiare
Ci sono due rifugi in Val Duron, il Rifugio Micheluzzi e la Baita Lino Brach.
Siamo stati alla Baita Lino Brach in estate, anni fa prima che fosse rinnovata completamente e ci siamo tornati nel 2021 (leggi qui la nostra esperienza). Recentemente, purtroppo, lo storico proprietario, Giorgio Dantone è venuto a mancare e ora la gestione è in mano alla moglie Marina.
Conosciamo invece molto bene il ristorante del rifugio Micheluzzi. Ci siamo stati molte volte sia in estate sia in inverno e non ci ha mai deluso. Anzi devo dire che negli anni lo Chef Davide Bernard, ha saputo inventare nuovi e interessanti piatti.
ATTENZIONE: questo inverno (2021/2022) il Rifugio Micheluzzi resterà chiuso.
L’ambiente interno è stato piacevolmente rinnovato. L’ultima volta che ci siamo stati (marzo 2020) anche se era inverno e c’era ancora moltissima neve, abbiamo mangiato fuori scaldati da un tiepido sole. Una meraviglia!
🌟 CONSIGLIO:
Partite presto per godervi appieno la giornata! In inverno il sole cala presto e qui nella valle, verso dicembre/gennaio, alle 13 è già quasi tutta in ombra.
Val Duron in inverno: la discesa
Dopo pranzo ci siamo goduti un po’ di sole ma, non appena arrivata l’ombra abbiamo deciso di rientrare.
Ci aspettava una spettacolare discesa in bob fino a valle. La strada è abbastanza larga e quasi mai troppo ripida. Solo verso la fine si incontra un tratto dove bisogna prestare un po’ di attenzione.
Le nostre bimbe hanno fatto in autonomia quasi tutto il percorso a parte, appunto, questo ultimo tratto finale.
Una giornata favolosa con finale super divertente, ci torneremo di certo!
Dove dormire in Val di Fassa
In Val di Fassa ci sono tantissimi hotel e appartamenti mediamente di ottimo livello. A questo link potete trovare una soluzione di Family Hotels in zona. Clicca qui.
- Riporta sempre a casa i tuoi rifiuti e fai la differenziata (non lasciarli nei cestini dei parchi o sui percorsi)
- I mozziconi di sigaretta sono rifiuti pericolosi per l’ambiente e la fauna. Se proprio devi fumare, non buttarli a terra ma portali via con te (ci sono scatoline e sacchetti appositi)
- Fai attenzione agli imballaggi dei prodotti che acquisti. L’ideale è che ce ne sia il minimo indispensabile e che sia compostabile o almeno riciclabile al 100%
- Puoi fare i tuoi bisogni nella natura ma organizzati con carta compostabile e poi sotterrala (un fazzoletto ci mette 3 mesi a decomporsi e non è proprio bello da vedere nel bosco!) oppure portati un sacchetto e porta tutto a casa tua
- Non raccogliere i fiori! Fai una bella foto ma lasciali dove sono
- Rispetta le regole e i divieti non attraversando zone interdette, parcheggiando in spazi segnalati e autorizzati
- Non uscire dai sentieri
- Se vuoi puoi anche fare qualcosa di concerto e divertente per l’ambiente: raccogli i rifiuti che trovi sul percorso. È un’attività divertente ed educativa per i bambini!
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