Viaggio a Cuba on the road con bambini. Due settimane nella metà ovest dell’isola.

by Ilaria

ITINERARIO DI VIAGGIO A CUBA, 2 SETTIMANE CON BAMBINI

Per quanto: 14 giorni
Quando: pasqua
Distanza: circa 3000 km (con tutte le deviazioni)
Con chi: Ilaria (io), Luca (papà), Mia (7 anni), Bianca (3 anni)
Come: Auto a noleggio + autista
Dove abbiamo dormito: quasi sempre in case particular. Qualche notte in Albergo o resort sul cajo.

E ora mettiti comodo che c’è parecchio da leggere 😉 🗒. Lascia un commento alla fine se ti è piaciuto!

Viaggio a Cuba on the road con bambini. Due settimane nella metà ovest dell'isola.

Cuba è una meta perfetta per viaggiare in famiglia. È super sicura, c’è pochissima criminalità, la gente è generosa, cordiale e accogliente e, se viaggiate con i bimbi, lo è ancora di più.
Offre moltissimo sia dal punto di vista culturale che naturalistico e non mancano certo le occasioni di divertimento. Un viaggio che ci ha lasciato un segno indelebile nel cuore e che consiglierei a chiunque. 

Noi abbiamo fatto un giro ad anello di 14 giorni, con bambini, nella Cuba occidentale, da L’Avana a Trinidad passando per Viñales, Santa Clara, Remedios, Cajo Ensenachos.

Erano tanti anni che sognavo un viaggio a Cuba e, quando a settembre 2018, è uscito il calendario scolastico che prevedeva 10 giorni di stop a Pasqua, abbiamo avuto l’illuminazione!
È bastato un “ok si può fare”, ed ero già online col puntatore sul tasto “prenota”. Il volo Air Europa VeneziaMadridL’Avana a 1890 euro per 4 persone, è nostro! Si parte!

  • Per quanto: 14 giorni
  • Quando: aprile/maggio (pasqua 2019)
  • Distanza: circa 2000 km (con tutte le deviazioni)
  • Con chi: Ilaria (io), Luca (papà), Mia (7 anni), Bianca (3 anni)
  • Come: con auto noleggiata.
  • Dove abbiamo dormito: quasi sempre in case particular prenotate su AirB&B. Sul Cajo in resort e una notte in albergo alla fine a L’Avana.

Per le spese di viaggio e le informazioni pratiche, vai i fondo all’articolo.

E ora mettiti comodo e buona lettura 😉 🗒. Lascia un commento alla fine se ti è piaciuto!

Cuba con bambini: itinerario

Viaggio a Cuba on the road con bambini. Due settimane nella metà ovest dell'isola.
DISTANZELUOGHIALLOGGIOCOSTOCONTATTI ALLOGGIO
SOGGIORNO 1
20-23 aprile

3 notti
-L’Avana Casa Ancla112 €Muralla, #66, Apartamento 2 e/Mercaderes y Oficio, La Habana, Cuba
SOGGIORNO 2
23-25 aprile

2 notti
183km - 2,5 oreViñalesCabine dello chef (Obel & Yoly)67 €Calle C #3,, entre calle 1ra y calle 3ra, Viñales, Pinar del Rio 22400, Cuba
SOGGIORNO 3
25-26 aprile

1 notti
355 Km
 - 4,5 orePlaya LargaRiva Bella Camping40 €Playa Larga, Matanzas, Cuba
SOGGIORNO 4
26-28 aprile

2 notti
197 km - 2,5 oreTrinidadCasa Orbea51 €Calle Alameda, No. 95, Trinidad, Sancti Spíritus 62600, Cuba
SOGGIORNO 5
28-29 aprile

1 notti
115 km - 2,2 oreRemediosReal Sociedad25 €Alejandro del Río, Remedios, Cuba 76, 52700 Remedios, Cuba
SOGGIORNO 6
29 aprile
 - 2 maggio
3 notti
60 km - 50 minutiCayo EnsenachosIBEROSTAR Ensenachos524 €Cajo Ensenachos, Cuba
SOGGIORNO 7
2-3 maggio
1 notti
380 km - 4,5 ore circaL’AvanaIBEROSTAR Parque Central260 €267 Agramonte, La Habana, Cuba

Giorno 1 – 20 Aprile – sabato

Viaggio a Cuba on the road con bambini. Due settimane nella metà ovest dell'isola.

Venezia – Madrid – L’Avana

Volo perfetto, arriviamo a l’Avana in orario alle 19:30. Le bambine sono distrutte, in realtà sono le 2:30 del mattino per noi.
Avevamo preso accordi con il proprietario della casa prenotata dall’Italia, perché ci venisse a prendere ed in effetti c’è una persona ad attenderci allo sbarco dei voli internazionali.
Ma in realtà non è lui l’autista… mah, non capiamo bene ma ci dice che dobbiamo attendere il taxi che arriverà solo dopo 30 minuti. Partiamo bene!!

🌟 CONSIGLIO: Finalmente, stanchi morti, arriviamo a Casa Ancla la casa di Ernesto Rafael prenotata su AirB&B (122.22 € per 3 notti).
Diamo una sbirciata veloce alle nostre stanze, semplici ma confortevoli e ci tuffiamo a letto.

Giorno 2 – 21 Aprile – domenica

L’Avana

Nonostante la stanchezza accumulata, alle 5 siamo già tutti in piedi! Il jat lag ci ha colpito! Casa Ancla si trova a l’Avana Veja immersa tra edifici una volta sontuosi e oggi irresistibilmente decadenti.

Dobbiamo far arrivare le 7 per avere la colazione, così sistemiamo i bagagli, prepariamo gli zaini per la nostra prima escursione in città e poi andiamo sul tetto ad ammirare il sole sorgere su questa città unica.
Finalmente inizio a realizzare di essere qui. Mi succede sempre, quando viaggio… mi serve sempre un giorno o due per realizzare di trovarmi davvero in un posto e iniziare a viverlo davvero. La colazione preparata con cura dalla ragazza della Casa è favolosa. 

Sembra tutto perfetto… ci stiamo godendo ogni attimo, ogni boccone, ogni raggio di sole che sorge quando noto la faccia di Luca. È silenzioso, colorito grigiastro, guarda in basso. Quando il finalmente riesco a incrociare il suo sguardo, prima che sia io a chiedergli se c’è qualcosa che non va mi guarda e mi dice:
“Ti devo dire una cosa, non ti arrabbiare”, sudore freddo, ho già capito tutto: la patente di guida, l’unica cosa che doveva ricordarsi di prendere, è rimasta a casa!! Questa “piccola” dimenticanza stravolgerà la nostra vacanza, il nostro budget e il mio umore per i primi 3 giorni.

Purtroppo è inutile minimizzare e iniziamo subito a studiare un piano per cercare di risolvere la situazione.
Tra due giorni avremo appuntamento con il noleggio per ritirare l’auto che dovrà portarci in giro per l’isola e sul contratto (auto già pagata per intero dall’Italia) c’è scritto chiaramente che la patente va esibita in originale. Dobbiamo quindi cercare il modo di recuperare un documento sostitutivo valido.
Oggi è domenica e in Italia non riusciamo a parlare con nessun ufficio preposto. Ci viene in mente di andare all’ufficio di polizia per fare una denuncia di smarrimento del documento e dopo diverse ore riusciamo ad ottenere la denuncia che secondo alcuni è sufficiente per circolare ma per altri no. Per ora non possiamo fare altro.

EL MALECON
La mattina se ne è andata così. L’unica cosa che abbiamo visto è stato il suggestivo lungomare detto anche El Malecon. Una lunga strada costiera separata dal mare da un largo marciapiede e un alto muro su cui si abbattono grandi onde oceaniche.
La giornata è splendida ma non riesco a godermela, sono troppo in pensiero per questa situazione irrisolta che potrebbe rovinarci la vacanza.

CATTEDRALE DELL’AVANA 
Nel pomeriggio gironzoliamo un po’ per l’Avana Vieja senza meta e vediamo la Cattedrale dell’Avana dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Si affaccia sull’ampia piazza lastricata dove le bambine possono correre e sfogarsi dopo una mattinata non proprio rilassata.

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Cattedrale dell’Avana

PLAZA VIEJA
Successivamente ci spostiamo verso Plaza Vieja passando per stradine piene di vita, musica, colori. L’atmosfera è stupenda. Dopo un bel gelato, torniamo alla nostra casa per una doccia.
Ceniamo sulla terrazza del El del Frente, un bel locale con musica e atmosfera giovane e di festa. Cibo buono, prezzi come in Italia. Ci rilassiamo un po’.

Giorno 3 – 22 Aprile – lunedì

L’Avana

Non riesco proprio a dormire!! Non riesco a fare altro che pensare ad una possibile soluzione per riuscire a recuperare la patente.

Oggi è lunedì. Alle 5 siamo già in piedi, in Italia è giorno da ore per cui chiediamo ai nostri parenti di contattare la motorizzazione civile e vari spedizionieri per vedere se sia possibile ricevere la patente. Niente da fare, con il ponte del 25 aprile di mezzo non ci garantiscono la consegna in tempo e in motorizzazione sono tutti in ferie, ASSURDO!!!

NECROPOLIS CRISTOBAL COLON
Dopo una stupenda colazione sul tetto, ci dirigiamo di nuovo verso El Malecon dove saltiamo su uno dei meravigliosi taxi anni 50 per dirigerci verso il quartiere Vedado dove visiteremo la Necropolis Cristobal Colon il principale cimitero monumentale dell’Avana (ingresso 5 CUC$).
Prima però facciamo un salto all’ambasciata Italiana che però è chiusa 🙁

Viaggio a Cuba on the road con bambini. Due settimane nella metà ovest dell'isola.

Il cimitero dell’Avana è un luogo altamente suggestivo pieno di tombe di artisti e personaggi famosi, persone con storie affascinanti circondati da leggende e mistero.
Ci soffermiamo sulla tomba del mitico Ibrahim Ferrer, grande musicista cubano membro del gruppo Buena Vista Social Club.
Un’altra tomba che ci colpisce molto, è quella della Señora Amelia Goyri detta la Milagrosa, una donna morta di parto nel 1901. Il marito, distrutto dal dolore, si recava ogni giorno sulla tomba della moglie e del figlio morto facendo suonare uno dei quattro anelli incastonati nel sepolcro e camminando a ritroso senza distogliere lo sguardo dalla tomba. Oggi, ogni giorno, decine di persone compiono lo stesso rituale, lasciano fiori e preghiere incise su lastre di marmo. Ce ne sono da ogni parte del mondo. Incredibile.
È una visita davvero interessante e piena di suggestioni.

PLAZA DELLA REVOLUCION
Da qui, ci incamminiamo a piedi verso Plaza della Revolucion dove si trova il monumento a José Martí, leader del movimento per l’indipendenza cubana.
Entriamo nel monumento alto 138 metri, (3 cuc) e con l’ascensore raggiungiamo il punto panoramico più alto della città. Da quassù si vede l’Avana a 360°, molto bello.
Non capisco perché, ma in cima al monumento, nella torretta vetrata, l’aria condizionata sarà puntata a 15°, è consigliato portarsi una felpa!
Molto suggestive le famose immagini di Che Guevara e Cienfuegos rappresentate su due enormi edifici che si affacciano sulla piazza.

HOTEL NACIONAL 
Proseguiamo sempre a piedi verso l’hotel Nacional, lo storico albergo dell’Avana in stile neoclassico e art decò, considerato monumento nazionale. Qui c’è anche uno snack bar non costosissimo dove facciamo uno spuntino. Bellissimi i giardini sul mare e la hall. Vale una visita.

CAPITOLIO
Prossima tappa il Capitolio ma prima cerchiamo un posto per pranzo. Alla fine finiamo al ristorante El Nardos, dove mangiamo benissimo. Buio e dall’atmosfera austera.
Con la pancia piena e i piedi gelati (ma che mania questa dell’aria condizionata!!) usciamo  e torniamo ai 36 gradi esterni. Andiamo verso il sontuoso e maestoso Capitolio (ingresso 10 cuc), monumento simbolo di Cuba. In passato qui risiedeva il parlamento cubano, oggi è sede dell’Assemblea Nazionale Cubana. Non entriamo, preferiamo godercelo da fuori e risparmiare i soldi dell’ingresso.
Non immaginavamo che l’Avana e suoi monumenti fossero così costosi. Ogni cosa 10 cuc (che sono 10 euro che per 4 fanno 40, insomma non una passeggiata).

GRAN TEATRO DE LA AVANA ALICIA ALONSO 
Abbiamo in programma un’altra importantissima visita, il Gran Teatro de la Avana Alicia Alonso (5 cuc a testa con audio guida).
Mia, ha letto l’affascinante storia della famosa ballerina (che al momento della visita era ancora in vita) sul libro “Storie della buona notte per bambine ribelli” e ne è rimasta incantata. Così, eccoci qui ad ammirare il teatro che porta il suo nome e dove è possibile ripercorrere la sua storia. 

Passiamo il resto della giornata all’ufficio del noleggio dove l’incaricato arriva solo dopo alcune ore. Purtroppo ci dice quello che temevamo e cioè che, senza patente non può consegnarci la macchina e che oltretutto essendo già pagata non è previsto rimborso.

AAAAAAAAhhhhhhhhh!!! L’unica opzione è aggiungere un guidatore aggiuntivo che dichiari di guidare la nostra macchina ed è quello che faremo, ma ovviamente questa operazione di costerà parecchio ed inoltre non è proprio del tutto lecita! Ed ecco che buona parte dei contanti portati dall’Italia va in fumo.
Riusciamo a ritirare la macchina, ma non sono tranquilla, ci dicono che probabilmente possiamo guidare con la fotocopia della patente, ma non sono convinta. La parcheggiamo nella strada sotto casa e andiamo alla ricerca di un bancomat. Fatichiamo non poco a trovarne uno che funzioni e che accetti una sola delle nostre tre carte di credito.

🌟 CONSIGLIO: portate molti contanti dall’Italia, uno perché Cuba non è così economica come si possa pensare, due perché nessuno accetta la carta di credito come metodo di pagamento, tre perché prelevare è un vero incubo.

Giorno 4 – 23 Aprile – Martedì

L’Avana – Viñales

Come al solito ci svegliamo all’alba e corriamo sul terrazzo sul tetto ad ammirare lo spettacolo del sole che sorge. In lontananza vediamo le navi da crociera tutte illuminate ormeggiate al porto.

Viaggio a Cuba on the road con bambini. Due settimane nella metà ovest dell'isola.

Alle 8:00 in punto facciamo colazione con uova strapazzate, frutta tropicale, succhi di ogni genere e caffè e latte. La colazione qui (5cuc solo adulti) è davvero uno spettacolo, un vero pasto completo che ci mantiene sazi fino all’ora di pranzo.
Con mille remore carichiamo la macchina e andiamo in direzione dell’ambasciata italiana (di nuovo!) per cercare di farci fare un documento ufficiale per viaggiare tranquilli.
Dopo una fila di oltre un’ora, niente da fare. Non esiste una procedura per avere un documento sostitutivo e inoltre alla motorizzazione di Bologna, i dirigenti sono tutti in ferie e nessuno può aiutarci (davvero inconcepibile e inaccettabile!).
Non ci resta che rischiare, doppiamo partire per Viñales, abbiamo tutte le prossime tappe pagate e prenotate e non possiamo assolutamente cambiare programma.

Lungo l’autostrada verso Viñales incrociamo parecchie pattuglie di polizia che fermano e controllano le auto. Arriviamo alla nostra casa prenotata su AirB&B (Cabine dello chef Obel & Yoly) con un ansia terribile. Così non è possibile proseguire, dobbiamo trovare una soluzione alternativa che ci permetta di goderci il viaggio serenamente!
Il posto dove alloggiamo è delizioso, si tratta di bungalow in legno circondati da una fitta vegetazione. Ogni casetta ha il suo portico con tavolino per mangiare fuori. I proprietari sono fantastici e molto disponibili. Super consigliato. (67 euro per 3 notti)
È possibile salire sul tetto di alcuni edifici della proprietà per ammirare la meravigliosa vallata circostante (dal 1999 Patrimonio dell’Umanità Unesco), caratterizzata da piantagioni di tabacco e contornata dai famosi mogotes, formazioni di roccia calcarea che ricordano enormi panettoni.

VIÑALES
Partiamo per una visita alla cittadina di Viñales, ricca di locali carini, mercati e una ampia e ombreggiata piazza di fronte alla deliziosa Iglesia del Sagrado Corazón del Jesús.
Non è molto grande e in una mattinata la giriamo tutta. Per pranzo ci fermiamo in uno dei tanti locali sulla strada principale e poi torniamo alla nostra Casa Particular. Fa molto caldo e abbiamo bisogno di riposarci e rinfrescarci un po’ prima della nostra escursione a cavallo programmata per le 15:30.

GITA A CAVALLO NELLA VALLE
Il contatto per l’escursione ce lo danno, molto gentilmente e su nostra richiesta, i proprietari della casa. Faremo una gita di 4 ore circa per 15 cuc a testa (Bianca che andrà sul cavallo di Luca, non pagherà).
Mia (7 anni) non è mai andata a cavallo (a parte qualche pony) ma se la caverà benissimo sul suo docile Moro.
La gita prevede alcune soste con visita guidata alla piantagione di tabacco nei pressi de La Esmeralda Cafetería dove, fumando un autentico sigaro cubano, assaggeremo ottimo miele selvatico e rum prodotto localmente.

La guida, che ci condurrà alla scoperta delle diverse fasi della lavorazione del tabacco, è molto preparata e riesce a coinvolgere anche le bambine. Alla fine prepareremo insieme a lui un sigaro e ne acquisteremo 5.
Passeggiare tra le piantagioni a cavallo è davvero un’esperienza unica e indimenticabile, farlo verso sera con i raggi del sole che creano lunghe ombre tra le foglie di tabacco e i colori del cielo che iniziano a cambiare, è davvero stupendo.

La gita si conclude con un meraviglioso tramonto che ci godremo assaporando succo di cocco con una cannuccia direttamente dal guscio. Siamo in un bar con terrazza in legno affacciata su uno piccolo specchio d’acqua… atmosfera davvero bella e rilassante.

Quando rientriamo alla base è ormai buio pesto, ma che esperienza! Siamo stanchi ma davvero super felici!

🌟 CONSIGLIO:  non prenotate la gita a cavallo online, costa il doppio della stessa cosa prenotata sul posto.

Giorno 5 – 24 Aprile – Mercoledì

Viñales – Cajo Jutias

Passo la notte a rimuginare su una soluzione per proseguire il viaggio tranquilli e rilassati e al mattino: l’illuminazione! Cercheremo un autista che ci accompagni, è l’unica!
Non parlando bene lo spagnolo, sullo schermo del cellulare traduco questa frase:

Ofrecemos 400 CUCS para conducir nuestro automóvil. La gasolina está en nuestra carga. Salida mañana temprano en la mañana para jugar en Bro y luego Trinidad, Santa Clara, Cajo Santa Maria, donde detenimos 3 días y luego regresar a Habana el 2 de mayo de los 8 días de todos. Alimentos y alojamiento en su carga. Necesitamos una licencia de conducir que viene con nosotros en la oficina de registro para registrarse como un controlador adicional. Debe venir de inmediato, no podemos esperar. Gracias

Offriamo 400 CUCS per guidare la nostra macchina. La benzina è a nostro carico. Partenza domani mattina presto per Trinidad, Santa Clara, Cajo Santa Maria, dove ci fermiamo 3 giorni per poi tornare all’Avana il 2 maggio, sono 8 giorni in tutto. Vitto e alloggio a carico tuo. Abbiamo bisogno di una patente di guida che viene fornita con noi presso l’ufficio di noleggio per registrarci come conducente aggiuntivo. Devi venire subito, non possiamo aspettare. Grazie.

Non ci sono dubbi, sembriamo una famiglia di matti che gira per la città agitando un cellulare con una richiesta assurda… ma è incredibile, la gente è disponibilissima e le persone fanno a gara per darci una mano. Chi chiama lo zio, chi telefona al fratello, chi dice che suo cugino è autista e lo va a chiamare.
Passiamo la mattinata nei bar di Viñales cercando la persona giusta che venga con noi.
Tutti si prodigano ma sembra che alla fine non si trovi nessuno finché una delle prime persone con cui abbiamo parlato ci viene a cercare con la sua moto portando con se Jorquiel. Un miracolo!! Jorquiel è un taxista del governo che condivide il (costosissimo) taxi con un suo collega e questa settimana è libero! Olè!!!
Siamo felicissimi, l’incubo macchina è finito, voliamo al noleggio, che per fortuna ha una succursale qui a Viñales, per regolarizzare il contratto di noleggio e, anche se è tremendamente tardi, partiamo per Cayo Jutías una spiaggia paradisiaca a 1 ora da qui.

Viaggio a Cuba on the road con bambini. Due settimane nella metà ovest dell'isola.

Finalmente mi sento in vacanza, i problemi sono risolti, questo scherzetto ci costerà un extra non indifferente ma orami è andata così, inutile piangersi addosso!
Sulla strada verso la spiaggia, a quattro chilometri a ovest di Viñales, sul fianco del Mogote Dos Hermanas, c’è un murales lungo 120 m disegnato nel 1961 da Leovigildo González Morillo, un seguace del pittore messicano Diego Rivera. Ci accontentiamo di ammirarlo da lontano senza entrare.

I 56 km che ci separano dalla spiaggia sono terribili, buche enormi rallentano enormemente il passo. Come se non avessimo avuto già abbastanza sfighe, neanche a metà strada la macchina si ferma. Siamo in mezzo al nulla e le uniche macchine che passano sono quelle che tornano ormai indietro dopo la giornata al mare.
Proviamo a ripartire e per fortuna la macchina si riprende, esultiamo per poco e dopo pochi chilometri siamo di nuovo fermi. AAAAAArgh Sconforto, desolazione, amarezza, incredulità…
Per fortuna c’è Jorquiel con noi, e per fortuna, ha un cellulare!! Fossimo stati solo noi qua in mezzo, non so come ne saremmo usciti!! Le telefonate costano 6 euro al minuto!
Chiama il noleggio ma non hanno un carro attrezzi da inviarci fino a domani mattina, chiama un’officina ma niente… mi vedo già a dormire in macchina! Dopo oltre un’ora, e varie manovre al motore, troviamo il modo di far ripartire la macchina. Le bambine, che sono state angeli fino a questo momento, sopportando senza fiatare tutti i malumori e cambi di programma ma quando sentono la frase “ok torniamo indietro, con questa macchina meglio evitare di allontanarci ulteriormente”, scoppiano in un pianto senza fine e hanno totalmente ragione! Contro ogni regola di buonsenso proseguiamo verso il mare e che vada come vada!

CAYO JUTÍAS Arriviamo miracolosamente al mare e che mare!! Siamo praticamente solo noi. Acqua turchese, sabbia bianca, finalmente facciamo un meritatissimo tuffo!!
Posto meraviglioso, anche se, sono orami le 17 e possiamo restare massimo un’ora.

Il rientro, tra una perdita di potenza e l’altra, prosegue abbastanza liscio e in meno di un’ora siamo di nuovo a Viñales. Jorquiel dimostra di essere molto simpatico, propositivo e pieno di spirito di iniziativa. Sulla strada del ritorno fa mille telefonate e riesce ad ottenere un cambio di auto!! Olè!!! La nuova macchina è anche più grande e di categoria superiore a quella prenotata, finalmente la ruota gira!

Siamo così felici finalmente che invitiamo Jorquiel e la sua famiglia a cena. Ci porteranno in un posto davvero autentico, un ristorante non turistico con prezzi in Cup (moneta cubana solo per locali). Spenderemo in tutto 25 euro per 5 adulti e 4 bambini.

Giorno 6 – 25 Aprile – Giovedì

Viñales – Playa Larga

Sveglia alle 7, colazione e alle 7:45 siamo già in macchina con il puntualissimo Jorquiel.
Alle 8 in punto raggiungiamo il vicino Mirador Los Jazmines, un punto panoramico dal quale è possibile ammirare la valle in tutto il suo splendore.
Jorquiel ci racconta che nel vicino Hotel Horizontes Los Jazmines, ha lavorato suo padre per tutta la vita.
Durante il viaggio in macchina ci racconterà molte cose sul suo paese, la politica, la sua famiglia… è davvero una persona molto piacevole.

viñales

BOCA DE GUAMÀ
Restiamo ancora qualche minuto ad ammirare il panorama meraviglioso e poi ripartiamo. Ci aspetta un lungo viaggio verso Playa Larga dove passeremo una notte, prima però faremo tappa a Boca de Guamà nella Peninsúla De Zapata. Si tratta di una sorta di parco a tema dove è possibile visitare un allevamento di coccodrilli e una laguna, la cosiddetta Laguna del tesoro, raggiungibile con una divertente escursione in motoscafo attraverso un lungo canale di acqua circondato di mangrovie (12 CUC).

Arriviamo verso le 13 e prendiamo la prima barca disponibile che ci porterà su un isolotto al centro dalla laguna. 
Qui sorge un villaggio turistico, disseminato su vari isolotti, che riproduce un villaggio Taino, la popolazione originaria di queste terre. Sull’isolotto, che visitiamo, ci sono 32 statue a dimensione naturale che raffigurano questa popolazione nativa in varie pose.
Fa davvero un gran caldo ma è comunque piacevole passeggiare sulle passerelle ombreggiate da meravigliose palme. Inoltre il paesaggio naturale tutto intorno e davvero lussureggiante. Nonostante le recensioni piuttosto negative, noi è piaciuta questa tappa per spezzare il viaggio, non è imperdibile ma neanche così male. Per fortuna ci siamo fatti i panini perché i prezzi allo snack bar sono piuttosto alti!
La visita dura circa un’ora e poi torniamo indietro. Mia sarà il capitano della nostra barca prendendo il timone per tutto il tragitto.

Ci dirigiamo ora verso il Criadero de Cocodrilos (5/3 CUC), un allevamento che ha permesso di salvare due particolari specie di questo animale che si erano orami estinte.
Molto interessante e divertente per le bimbe, oltre ad essere immerso in un parco molto ben tenuto. Bello!

PLAYA LARGA E CUEVA DE LOS PECES
Alle 15:30 arriviamo alla Casa Sol de Bahía, (40 euro) dove resteremo solo una notte. A prima vista il posto sembra incantevole. La nostra camera bella e spaziosa, ha una grande porta finestra vetrata che da direttamente sulla spiaggia. Aylec, la proprietaria è molto gentile e ci spiega tutte le formalità.

Una volta completato il check-in torniamo in auto per dirigerci versola Cueva de Los Peces, un piccolo lago di acqua dolce formatosi all’interno di un Cenote profondo 70 metri.
Acqua freddina ma ci si abitua. Divertente fare i tuffi dalle rocce lungo il bordo.

Appena di là dalla strada c’è il mare e che mare. Ci tuffiamo dagli scogli per fare il bagno e veniamo immediatamente circondati da centinaia di pesci! Acqua blu intenso, davvero una meraviglia!

Verso le 17:30 torniamo alla nostra camera per fare una doccia e rilassarci un po’ prima di cena. Prima però, io e Mia facciamo una lunga passeggiata lungo Playa Larga.
Il posto è davvero bello, una lunghissima spiaggia di sabbia chiara, le tipiche palme tropicali ad ombreggiarla, peccato per l’acqua molto inquinata a causa di un ruscello a ovest che riversa acqua scura e male odorante. Un vero peccato, questo posto potrebbe essere un vero gioiellino ma lo sconsiglio per lunghi soggiorni. Nei dintorni ci sono altre spiagge paradisiache come Playa Máquina. Evitiamo di fare il bagno e rientriamo in camera.

Per cena ci lasceremo consigliare da Jorquiel un ristorante con terrazza semplice ma con un buon rapporto qualità prezzo. Mangiamo pesce (che pesce non è dato sapere), niente male anche se è tutto un po’ un “mappazzone” ma ci stiamo abituando.

Giorno 7 – 26 Aprile – venerdì

Playa Larga – Cienfuegos – Trinidad

E anche stamattina alle 6 sono sveglia! Ma oggi davvero ne vale la pena perché dalla nostra finestra sul mare assistiamo a un’alba davvero meravigliosa con colori incredibili.
Faremo colazione appena qui fuori dalla camera vista mare. Molto bello peccato per le numerose zanzare che ci martorieranno!

Alle 9 siamo in auto direzione Cienfuegos, volevamo fare una tappa in una bella spiaggia lungo la costa ma sta per arrivare un acquazzone così evitiamo.
Lungo la strada notiamo delle lunghe strisce gialle sull’asfalto e Jorquiel ci spiega che è riso, sì, riso non ancora decorticato che viene lasciato essiccare sull’asfalto caldo e poi raccolto dai contadini con una sorta di rastrello. La cosa ci lascia abbastanza perplessi pensando a tutte le norme igieniche a volte anche assurde a cui siamo sottoposti ogni giorno noi europei… Ci fermiamo per fare due chiacchiere con i simpatici contadini e fare qualche foto.

CIENFUEGOS
Arriviamo a Cienfuegos verso mezzogiorno. Salutiamo Jorquiel per qualche ora e cerchiamo un posticino per il pranzo. Giriamo un po’ nella Plaza Josè Martì, poi ci infiliamo al Cafè El Louvre, dove prendiamo degli ottimi hamburger. Fa un caldo infernale.

Cienfuegos è molto ordinata e ben tenuta. Non abbiamo molto tempo, per noi è solo una tappa verso Trinidad, per cui visitiamo solo la piazza principale, ma sicuramente varrebbe la pena fermarsi più a lungo.

TRINIDAD
Arriviamo a Trinidad nel primo pomeriggio e andiamo direttamente alla nostra casa particular, Casa Orbea (51 euro per due notti). Ci accolgono Sonia e Hector mostrandoci tutte le parti della casa che è davvero molto bella e ricca di personalità.

Sistemiamo i bagagli e poi ripartiamo in macchina per andare verso la spiaggia. Dopo una giornata intera in auto al caldo abbiamo bisogno di una bella rinfrescata, andiamo così alla vicina Playa Ancon. Spiaggia bellissima, mare stupendo, peccato solo per l’orribile hotel che vi si affaccia.

Rientrati a Trinidad salutiamo Jorquiel e ci prepariamo per uscire per cena. Breve primo giretto per la città che ci fa da subito un’ottima impressione… una città coloniale spagnola dove il tempo si è fermato al 1850. Strade di ciottoli, carrozze trainate da muli, atmosfera e vita notturna movimentata con musica ad ogni angolo. Per tutti questi e molti altri motivi è dal 1988 Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.

Ceniamo al Restaurante Entre Siglos jazz cafè, un meraviglioso locale con patio all’aperto pieno di piante, lucine, musica, un’atmosfera unica. Anche il cibo non è male…
Terminiamo la serata ballando sulle note di un concertino dal vivo, bella serata ma ora si va a nanna!

Giorno 8 – 27 Aprile – sabato

Trinidad

Ore 7:30, il sole è già alto, la giornata è splendida. Salgo sulla terrazza sul tetto della casa ad ammirare il panorama sugli altri tetti di Trinidad. Profumi, colori, senso di pace avvolgono ogni cosa. Adoro questa città!

Dedichiamo la mattinata alla visita del centro iniziando dalla bella Plaza Major con la sua Iglesia parroquial de la Santisima Trinidad.

Proseguiamo la passeggiata verso il convento di San Francisco de Asís con l’alto e fotogenico campanile, per poi raggiungere la Plaza de las Tres Cruces un luogo sacro per la gente di Trinidad.
Questa è una città da scoprire perdendosi per le sue incantevoli piazzette, stradine, angoli nascosti. Un vero gioiellino.

Facciamo anche acquisti gironzolando allegramente senza meta e incontrando personaggi fantastici.

Non ci facciamo mancare anche una tappa alla Taberna La Canchánchara, dove è possibile assaporare il famoso cocktail a base di rum, lime, miele, acqua e ghiaccio.

Verso le 11 torniamo alla nostra casa dove abbiamo appuntamento con Jorquiel. Andremo verso l’interno, a 6 km a est da Trinidad al Mirador de la Loma del Puerto, dove c’è un bar ma sopratutto un punto panoramico molto suggestivo sulla Valle De Los Ingenios. Questa valle è stata la fonte di ricchezza della città di Trinidad con le sue floride piantagioni di canna da zucchero.

MANACA IZNAGA
Prossima tappa a 10 km è Manaca Iznaga, un’antica piantagione con un’alta torre di 44 metri dall’alto della quale, anticamente, venivano controllati gli schiavi al lavoro.
Entriamo al costo di 1 CUC e iniziamo a salire. È davvero molto alta e arrivando verso la cima le scalette diventano strette e scricchiolanti, le mie vertigini hanno le meglio e mi fermo prima di arrivare fin su. Il panorama è comunque meraviglioso, intorno tutto verde, stupendo.
All’interno dell’hacienda c’è un ristorante dove pranziamo. Sul retro, un antico torchio per lo zucchero.

HACIENDA INGENIO GUÁIMARO
Proseguiamo la nostra gita nelle Haciendas, verso l’Hacienda Ingenio Guáimaro. Ci siamo solo noi e la guida, che per 1 CUC a testa, ci porta alla scoperta della storia della piantagione. Molto interessante!

L’edificio è molto bello e anche il paesaggio intorno. Per la gioia di Bianca c’è anche un cavallo in mezzo a un cespuglio fiorito.
La guida ci parla di una escursione a delle cascate vicine che si può fare con una carrozza trainata da un cavallo. L’idea ci piace e prenotiamo per il giorno seguente.

Alle 17 siamo nuovamente a Trinidad. Facciamo un bella doccia e ci mettiamo un po’ in ghingheri per una passeggiata serale e per la cena. Andremo a caccia di tramonti lungo la costa!
Dopo una bella passeggiata in centro saltiamo in macchina in direzione mare. Il tramonto lo vediamo e non è niente male. Per il ristorante abbiamo qualche difficoltà… ne vediamo diversi ma che prezzi!!! Dopo tutte le spese impreviste, non abbiamo voglia di farci spennare e torniamo a Trinidad dove mangiamo in un ristorante consigliato da Jorquiel, semplice, buono ed economico.
Oggi giornata piena!!! Ora tutti a nanna ora!

Giorno 9 – 28 Aprile – domenica

Trinidad – Santa Clara – Remedios

Alle 9:00 siamo nuovamente allHacienda Ingenio Guáimaro, dove ci aspetta uno stupendo carretto trainato dallo stesso cavallo di ieri.
Alla gita parteciperà anche il nipotino della guida che ieri ci ha guidato all’interno della Hacienda, un bambino molto dolce.
Partiamo al trotto attraverso campi coltivati per poi immergerci in una fitta foresta. Il carretto ha anche la radio e una simpatica musica cubana ci accompagnerà per tutto il viaggio. Dopo circa 30 minuti ci inerpichiamo su una ripida salita che il cavallo fatica a superare. Alla fine, per fortuna ce la fa!
Da qui si prosegue a piedi nella fitta vegetazione. Dopo 20 minuti arriviamo a questa radura dove scorre un piccolo ruscello che forma un’altrettanto piccola cascata e una piscina naturale. Devo dire che, sentendo parlare di cascata, mi aspettavo qualcosa di più imponente. Immagino che durante la stagione piovosa sia più spettacolare. Ad ogni modo, visto il caldo e visto la fatica per arrivare fino a qui, ci tuffiamo allegramente e ci divertiamo molto.

Tornati all’Hacienda, mangiamo un panino al bar e ripartiamo con destinazione Santa Clara. Dopo 1 ora e mezza e 94 km di strada, arriviamo.
Non è proprio l’orario ideale (sono le 13,30), ma andiamo subito a visitare il famoso monumento dedicato al Comandante Che Guevara. È qui che sono conservate le spoglie di 17 guerriglieri compreso Guevara, riesumate nel 1997. Il 17 ottobre dello stesso anno, Fidel castro accese una fiamma eterna in memoria di queste vittime. L’adiacente museo, illustra la vita e la morte ed espone vari cimeli del Che.
Jorquiel ha una vera venerazione per Che Guevara e per lui, venire qui, è stato molto importante.
Proseguiamo la nostra esplorazione di questa città che, a parte questi monumenti in memoria del guerrigliero, non offre più di tanto.

Seconda tappa, è il Monumento a la Toma del treno blidado. Qui è possibile osservare vagoni merci carichi di armi che, nel dicembre del 58, furono fatti deragliare dal Che e dai suoi compagni rivoluzionari.
Questo avvenimento segnò la fine della dittatura di Batista, inaugurando il cinquantennio di Fidel Castro.

Ultima tappa sulle orme del famoso Comandante è alla Estatua Che Y Niño. Si tratta di una statua che raffigura il Che con un bambino in braccio, simbolo delle generazioni future. Sull’uniforme sono raffigurati i momenti chiave della sua vita, mentre sulla fibbia della cintura sono scolpiti i 38 uomini uccisi, insieme a Che Guevara, in Bolivia.

Facciamo rifornimento e ripartiamo per la destinazione finale di oggi, la cittadina di Remedios, dove passeremo la notte.
Arriviamo verso le 18:00. Non abbiamo prenotato nulla qui, quindi andiamo alla ricerca di una sistemazione. Senza troppe difficoltà, ne troviamo una davvero confortevole ed economica.

🌟 CONSIGLIO: Devo dire, col senno di poi, che forse, se tornassi a Cuba in un periodo non troppo frequentato da turisti come questo, prenoterei meno sistemazioni dall’Italia. Ce ne sono davvero moltissime e prenotando sul posto si risparmia molto. In questa, appena dietro la piazza principale, ad esempio, spendiamo 25 euro, colazione compresa (Real Sociedad).

Dopo una bella doccia usciamo per una passeggiata. Remedios è carina, ben tenuta, tranquilla e poco turistica, oltre ad essere un’ottima tappa intermedia in un viaggio verso Cajo Ensenachos (dove andremo domani).
Visitiamo la piazza e le stradine nei dintorni. Per cena andiamo con Jorquiel in un ristorante per Cubani dove mangiamo il solito mappazzone, buono e super economico (Restaurante El Driver´s).

Il resto della serata ci riserva un bellissimo acquazzone adornato da fulmini molto scenografici che ammiriamo al riparo di un portico. Bella serata!

Viaggio a Cuba on the road con bambini. Due settimane nella metà ovest dell'isola.
Remedios

Giorno 10 – 29 Aprile – Lunedì

Remedios – Cajo Santa Maria – Cajo Ensenachos

Ci svegliamo alle 8 e facciamo colazione nel patio della casa. Come sempre, le colazioni di Cuba ci sorprendono per abbondanza e varietà. Frutta esotica, uova, succhi e chi più ne ha più ne metta!

È una giornata splendida. Dopo l’acquazzone di ieri sera, l’aria è fresca, limpida e frizzantina.
Visitiamo la Parroquia de San Juan Bautista de Remedios. È la chiesa principale di Remedios costruita nel 1550, una delle più antiche delle Americhe. Quando entriamo, la chiesa ha appena aperto ed è in corso una interessante visita guidata in spagnolo alla quale ci aggreghiamo cercando di capire il più possibile.
Vediamo gli interessanti soffitti in legno e l’altare maggiore intagliato in legno di cedro cubano in stile barocco, ornato di dorature. La particolarità di questa chiesa è la statua in legno di origine spagnola, in cui la Madonna, è rappresentata incinta.

Dopo questa interessante visita, partiamo alla volta di Cajo Ensenachos, una delle tre isolette dell’arcipelago dei Cajerías del Norte.
Per accedere all’arcipelago, si percorre una lunga strada rialzata sull’acqua, chiamata El Pedraplén con pedaggio di 2 CUC a macchina sia in entrata sia in uscita.

Sull’isola sono presenti solamente resort, per cui per Jorquiel non è possibile restare a dormire qui e dovrà rientrare a Remedios questa sera. Noi ci fermeremo per tre giorni in questo paradiso. Non siamo amanti dei resort hall inclusive, ma qui non ci sono alternative per cui, dopo una ricerca fatta dall’Italia, scegliamo quello che ci sembra più adatto alle nostre esigenze e, approfittando di un’offerta, prenotiamo con largo anticipo all’ IBEROSTAR Ensenachos.

Prima di andare all’albergo, dal quale non ci sposteremo, visitiamo una spiaggia libera meravigliosa, Playa Las Gaviotas (4 CUC) sul Cajo Santa Maria. Si paga l’ingresso nel parcheggio, poi si prosegue a piedi per 700 m fino alla spiaggia frequentata da kiters. I colori qui sono incredibili, il mare è meraviglioso, la spiaggia è bianca candida: ecco i veri Caraibi!

🌟 CONSIGLIO: prima di esporvi al sole mettetevi delle quintalate di crema solare, anche se solo per pochi minuti. È bastata un’oretta sotto il sole per farci arrossare visibilmente la pelle.

Pranziamo con dei panini preparati al mattino e ci dirigiamo verso il nostro albergo, dove abbiamo il Check-in previsto per le 15. C’è un po’ di ressa nella hall ma dopo una breve attesa riusciamo ad avere le chiavi della nostra camera. È arrivato il momento di salutare Jorquiel, lo rivedremo fra tre giorni.

Il resort IBEROSTAR Ensenachos è enorme, disseminato di sentieri percorsi da piccole auto elettriche con le quali le persone, e i loro bagagli, vengono condotte alle camere. La prima cosa che ci colpisce è la vegetazione lussureggiante e i giardini curatissimi. La nostra camera si trova in una bella posizione tranquilla, è molto grande con due letti matrimoniali, un grande balcone e un bagno molto ampio con vasca e doccia, stupendo!

Le bambine sono elettrizzate! Una volta sistemate le cose usciamo e ci dirigiamo verso la zona delle piscine dove c’è un vero e proprio parco acquatico per bambini completo di fontane a forma di animali, giochi d’acqua, palme, una vera gioia per bambini e adulti.

Verso sera andiamo anche a vedere una delle spiagge, Playa Megano, che si raggiunge percorrendo una lunghissima passerella in legno circondata da mangrovie. Un paesaggio naturale davvero molto bello.

Nella nostra quota sono compresi tutti i pasti nei ristoranti self-service in più possiamo scegliere di cenare due volte in uno dei ristoranti che servono pasti alla carta.

Viaggio a Cuba on the road con bambini. Due settimane nella metà ovest dell'isola.

Questa sera però, proveremo il ristorante self service e, dopo cena ,assisteremo a uno spettacolo nel teatro dell’albergo: carino! Questo resort è davvero ben fatto, integrato nella natura, edifici non troppo grandi, ben distanziati e circondato da tantissimo verde.

Giorno 11 – 30 Aprile – Martedì

Cajo Ensenachos

Dopo una abbondantissima colazione voliamo alla spiaggia più bella, la bianchissima e lunghissima Playa Ensenachos. Non ci sono ombrelloni ma solo dei pergolati di paglia disposti in un’unica fila e lettini. Alcuni sono già occupati da teli perché molte persone vengono qui la mattina presto, per assicurarsi i posti più vicini al bar.
A noi invece non dispiace allontanarci un po’ verso il centro della spiaggia dove non c’è nessuno e possiamo goderci questo paradiso in assoluto relax. Nonostante ciò, Mia che chiamiamo benevolmente “la stalker”, riuscirà a fare amicizia con un’adorabile coetanea Argentina, Isabel con la quale nascerà un’amicizia moto dolce.