Escursione a Bologna – Villa Ghigi da Via San Mamolo all’eremo di Ronzano
Breve e facile escursione da Via San Mamolo (Bologna), passando da Villa Ghigi, fino all’eremo di Ronzano.
Questa escursione sui colli bolognesi ci è piaciuta davvero tanto. In questo 2021 funestato dal Covid, una cosa buona c’e stata: la riscoperta del nostro territorio. Siamo da poco tornati in zona gialla e ne approfittiamo per fare una gita vicino a casa.

✅ Percorso facile
🕑 1,30 h percorso completo
👣 6,5 km totali
📈 Dislivello 234 metri
🏚 Rifugi sul percorso: Punto ristoro presso la Casa del Custode
👶🏼 Adatto ai bambini. Si passeggino da trekking.
🚩 Partenza da Via San Mamolo (parcheggio lungo la strada)
Da Via San Mamolo all’eremo di Ronzano: la partenza
Parcheggiamo sulla strada in via San Mamolo, proprio all’altezza della strada che conduce al Parco di Villa Ghigi. (qui trovi il punto su Google Map). Il percorso parte da una strada asfaltata che sale sulla destra denominata sempre Via San Mamolo (qui trovi il punto su Google Map).
Wikiloc: l’app che abbiamo usato per orientarci
Proprio in occasione di questa escursione, ho scoperto questa nuova applicazione, disponibile sia per iOS sia per Android. Si chiama Wikiloc, è un’applicazione che contiene moltissimi percorsi generati da altri utenti.
La cosa molto interessante e carina, è quella che i percorsi possono essere condivisi, seguiti passo passo, e se ne possono creare di personali, aggiungendo man mano che si procede lungo il sentiero, delle foto.
Le immagini verranno salvate, oltre che sul telefono, anche all’interno del percorso e posizionate con delle bandierine gialle sulla mappa.
Esiste una versione gratuita e una a pagamento. Quella a pagamento, offre alcune comode funzionalità in più. Devo dire, che il costo è davvero irrisorio per un intero anno di accesso, per cui consiglio vivamente, di uploadare l’applicazione alla versione Premium.
Il link per seguire questo percorso, lo trovi qui:
Da Via San Mamolo all’eremo di Ronzano: il percorso
Una volta imboccata la stradina che conduce all’ingresso del Parco di Villa Ghigi, ci ritroviamo tra lussuosi condomini circondati da moltissimo verde. Una posizione davvero invidiabile a pochi minuti da centro della città!
Dopo pochi metri ci si addentra nella vegetazione e si inizia a salire lungo il sentiero che conduce al parco.
Una volta usciti dal bosco, il sentiero si apre su un ampio prato e riprende a salire lungo una stradina ghiaiata. Man mano che si sale, iniziamo a scorgere viste della città, sempre più spettacolari.
Continuiamo a salire e prendiamo una via sterrata con alcuni gradini formati da tronchi di albero.
Sono passati circa 30 minuti e giungiamo alla famosa Villa Ghigi, oggi disabitata, affiancata dalla Casa del Custode, che in estate offre un punto ristoro.
Di fronte alla storica casa, è possibile ammirare un bellissimo Albero monumentale, piantato nel 1874 da Callisto Ghigi, un Cedro dell’Himalaya.
Si tratta di uno dei 7 alberi della città, iscritti nell’elenco AMI – alberi monumentali d’Italia.
Riprendiamo il cammino, nella parte retrostante la villa, sulla sinistra, e rientriamo nel bosco per un breve tratto. A breve si raggiungerà il punto più panoramico dell’escursione.
Oltre a godere del panorama mozzafiato su Bologna e le sue Due Torri, respiriamo a pieni polmoni, aria ricca di ossigeno e profumo di fiori. Siamo in piena primavera e la natura sta davvero dando il meglio di sé!
Restiamo qui per un po’ e ci godiamo la vista, i profumi e i colori della vegetazione circostante.
Ora camminiamo verso destra lungo il sentiero che segue la cresta della collina per poi seguire le indicazioni per l’eremo di Ronzano, sulla sinistra. Raggiungiamo l’eremo in meno di 10 minuti.
Questo è il punto più alto dell’escursione, un’oasi di pace e tranquillità circondata da querce, castagni secolari e cipressi. È qui che, su un muretto che circonda la costruzione, consumiamo il nostro pranzo al sacco.
Nella piazza esterna alla chiesa, su una lapide, sono scolpite le seguenti parole di Giosuè Carducci:
“Il colle di Ronzano spiccandosi dai contrafforti dell’Appennino quasi a vedetta “del dolce piano che da Vercelli a Marcabò dichina”, pare designato dalla natura per osservatorio meteorologico agli intelletti curiosi di essa o per rifugio agli spiriti che nei silenzi d’un grande aspetto di terra e di cielo cercano l’ideale e trovano forse il riposo”.
Giosuè Carducci
Dopo una breve visita alla chiesa, che sta per chiudere (sono le 12:30), cominciamo a camminare verso il rientro. Il percorso continua dietro l’eremo, dapprima su strada asfaltata, per poi rientrare nel parco. Siamo sul versante opposto della collina che ci regala una grandiosa vista sulla basilica di San Luca.
La parte finale del percorso, ricalca le orme della via dell’andata e in breve siamo di nuovo alla macchina.
Ci rimane anche il tempo per fare un bel giro in centro sotto le due torri e poi via tutti a casa!
Da Via San Mamolo all’Eremo di Ronzano: conclusioni
È davvero incredibile, quasi un delitto, che, nonostante abiti a Bologna da quando sono nata, non sia mai stata qui! Forse, a pensarci bene, potrei esserci venuta in gita scolastica, quando ero alle elementari… ad ogni modo, non mi ricordavo proprio questo posto meraviglioso.
Chi si ricordava benissimo ogni angolo di bosco, ogni foglia, ogni rametto, è Bianca (5 anni) che è stata qui due anni fa con la sua classe della scuola materna.
Villa Ghigi, e il suo immenso parco, sui primi colli bolognesi, è una vasta proprietà, donata dalla famiglia Ghigi, negli anni 60, al Comune di Bologna. Oltre alla spettacolare e panoramica posizione collinare, che offre una vista impareggiabile sul centro della città, il parco presenta una grande varietà di fiori e piante.
La Fondazione Villa Ghigi, che gestisce il parco dal 2004, ha l’obiettivo di attuare un programma di valorizzazione delle qualità naturali e paesaggistiche oltre promuovere iniziative educative, culturali e sociali per scuole e cittadini.
Consiglio di consultare puntualmente il sito della fondazione (www.fondazionevillaghigi.it) per conoscere le numerose attività proposte, ricolte a grandi e piccini.
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