Il mio metodo: come organizzare viaggi fai da te
Come organizzare viaggi fai da te? In questo articolo condivido il mio personale metodo…
Quali sono i pro? Quali i contro? Come fare?
- Perché organizzare viaggi fai da te
- Perché organizzare viaggi fai da te potrebbe non fare per voi
- Come organizzare un viaggio fai da te: il mio metodo
Se avete sbirciato un po’ il mio blog, avrete capito che io adoro organizzare i nostri viaggi per conto mio.
Anche per viaggi piuttosto complessi, (come il viaggio in Namibia o in Laos e Cambogia), ho fatto affidamento sulle mie forze ed è sempre andata molto bene.
La mia prima esperienza è stata nel 1996, avevo 19 anni e ho organizzato per me e i miei amici compagni di viaggio, un interail di 3 settimane in Scandinavia. Internet aveva appena fatto capolino nelle nostre vite ma allora, ancora non c’erano risorse sufficienti per poter fare tutto online.
Con tanta pazienza e in tempi biblici, sono riuscita a trovare le informazioni e risorse per poter organizzare tutto per conto mio. La soddisfazione alla fine è stata enorme e da questa esperienza è nata la mia passione per i viaggi fai da te.
Come organizzare viaggi fai da te: Perché farlo?
1 – Passione
Il primo vero motivo è che, organizzare il viaggio è una cosa che mi piace, mi da gusto, lo considero proprio parte dell’avventura. È un vero lavoro (almeno per il tipo di viaggi che organizzo per noi), che richiede impegno, passione e tante ore di studio e ricerca.
Per questo, credo che, dovreste farlo, solo se l’idea di iniziare a leggere e pianificare, vi eccita e vi entusiasma, diversamente diventerà un incombenza noiosa, un compito gravoso e di conseguenza, non un buon modo per partire col il giusto spirito.
2 – Risparmio
Non avendo un budget illimitato, ma volendo avere la possibilità di raggiungere ogni angolo di questo mondo, devo per forza arrangiarmi e cercare di ottenere il massimo, spendendo il minimo.
Di solito riesco a risparmiare fino al 30/40% rispetto ai pacchetti dei tour operator.
Non sono una amante del lusso, ma adoro pianificare molto per non farmi scappare la possibilità di dormire in posti unici, inconsueti e sopratutto autentici, e visitare luoghi anche poco battuti dai circuiti turistici.
Ogni tanto ci concediamo qualche comfort in più, sopratutto da quando abbiamo i bambini, ma sono dei piccoli cameo per spezzare viaggi per la gran parte avventurosi e senza troppi “fronzoli”.
3 – Viaggio su misura
Un viaggio fai da te è un viaggio su misura per te. Non devo scendere a compromessi, rinunciare a destinazioni o esperienze perché magari il pacchetto o tour non li prevede.
Il mondo là fuori è nostro e possiamo raggiungerlo, basta volerlo e organizzarsi per farlo.
Certo bisognerà fare i conti con il tempo a disposizione e il budget, ma con una buona pianificazione, riusciremo a fare gran parte di quello che abbiamo sognato.
4 – Esperienza che arricchisce
È istruttivo e altamente soddisfacente. Amo l’avventura, amo anche perdermi e scoprire cose impreviste, ma non amo farmi trovare impreparata e sprovveduta (ovviamente è capitato molte volte e ora faccio di tutto per evitarlo).
Sapere tante cose su un luogo ancora prima di averlo visto, è per molti un fattore negativo, un modo per rovinarsi la sorpresa.
Io non la vedo così, anche perché, le cose che leggiamo, le foto che guardiamo, non sono nostre, vivere i luoghi in prima persona è sempre e comunque un’esperienza unica e personale, che nessuna foto vista e guida letta può rovinare.
Come organizzare viaggi fai da te: perché potrebbe non fare per voi:
1 – È impegnativo
Organizzare un viaggio fai da te di un certo tipo, ad esempio un “on the road” con tante tappe, magari all’estero con prenotazione di mezzi, attrezzatura da campeggio, visti e tante altre cose, non è così facile.
Non è impossibile ma richiede molto impegno, studio e lavoro.
Se la cosa non vi fa saltare di gioia e lo vedete come una scocciatura, meglio lasciar perdere.
2 – Bisogna cavarsela da soli qualsiasi cosa accada
Se qualcosa va storto, e di solito c’è sempre qualcosa che va storto, una dimenticanza, un imprevisto, dovrete arrangiarvi e avere un minimo di sangue freddo, per risolvere la situazione senza andare nel panico e rovinare il viaggio.
Per molti questo è uno dei principali deterrenti.
L’agenzia, o il tour operator, offre di solito, un servizio di assistenza e sapere di poter far affidamento su qualcuno a casa, fa stare più tranquilli.
Ad ogni modo, con un minimo di esperienza e una buona assicurazione di viaggio, i problemi si risolvono quasi sempre.
Inoltre, molti problemi si possono evitare del tutto, informandosi bene prima di partire.
Leggi il racconto del nostro viaggio a Cuba, scoprirai come ce la siamo cavata senza patente.
3 – Bisogna parlare una lingua straniera
Se il viaggio è all’estero, è fondamentale conoscere abbastanza bene una lingua straniera. Non serve un livello altissimo, ma dovendo cavarsela da soli, è importante saper sostenere una conversazione che vada oltre alle classiche frasi da turisti.
4 – il last minute non è quasi mai una buona idea
Un viaggio fai da te, per tutti i motivi descritti sopra, va pianificato con un certo anticipo. Io di solito inizio a studiare 8/10 mesi prima. Non sempre è possibile farlo e, in questo caso, l’agenzia ci viene in aiuto.
Questo vale se, come noi, viaggiate durante i vostri periodi di ferie e avete un tempo limitato. Avendo mesi interi per esplorare un paese o una zona, si può certamente organizzare meno partendo all’avventura.
Sarebbe bello, ma chi ha un lavoro e una famiglia, dovrà fare i conti con questo aspetto.
Come organizzare viaggi fai da te: il mio metodo
1 – studio la fattibilità
Parto a organizzare un viaggio, nel momento stesso in cui, in famiglia, decidiamo per una destinazione e un periodo.
Questi due elementi fondamentali richiedono un piccolo studio di fattibilità.
Alcune destinazioni non sono consigliabili in certi periodi, per cui, se avete delle date precise, prima di fissarvi su una meta, verificate quale sia il momento dell’anno consigliato per un viaggio verso quella destinazione.
Oppure se volete a tutti i costi visitare un luogo, pianificate le ferie in funzione di questo.
Anni fa, siamo stati in Patagonia. Una delle cose a cui tenevo moltissimo era visitare la penisola Valdes per vedere le balene da vicino.
Questi meravigliosi animali, popolano le acque dell’oceano di fronte alla penisola, solamente a fine novembre.
Allora ero dipendente e Luca anche (lui lo è ancora) e per poter partire per tre settimane, in un periodo così particolare, ho dovuto contrattare per due anni con il mio ex capo, ma alla fine l’ho spuntata!
Per sicurezza controllo sempre anche il sito viaggiare sicuri per avere le ultime notizie sulla sicurezza del paese.
2 – prenoto il volo
Prenotare il volo (se previsto), è il primo passo da fare verso il nuovo viaggio.
Dopo una fase di monitoraggio delle tariffe, che può durare anche qualche settimana (consiglio di navigare in modalità privata, i motori di ricerca sono furbi!), valutiamo l’acquisto del volo tenendo sempre ben presente che:
– partire da una città vicina a casa ci farà risparmiare tempo e denaro, sopratutto se qualcuno può accompagnarci all’aeroporto. A volte quindi, conviene un volo leggermente più caro, ma che parta da una città più “comoda”.
– se il volo prevede scali, valutare bene il tempo totale di viaggio. A volte una tariffa conveniente nasconde un itinerario di volo assurdo con scali di ore e ore, inaffrontabili, sopratutto per chi viaggia con i figli.
– conoscere le date di partenza e di rientro è utile, se non indispensabile per poter organizzare e pianificare tutto l’itinerario di viaggio.
3 – Predispongo i documenti di viaggio
Controllo le date di scadenza dei documenti come passaporto, carta d’identità, patente (alcuni paesi richiedono la validità residua di almeno 6 mesi), procedo alla richiesta di eventuali visti o documenti speciali (come ad esempio la patente internazionale) e prenoto per fare vaccinazioni, se richieste.
Controllo il sito viaggiare sicuri, per avere informazioni aggiornate su eventuali restrizioni o documenti necessari.
Questa è la parte che mi piace meno e che mi mette sempre un po’ di ansia.
Mi è capitato infatti diverse volte, di non avere i documenti o altre disavventure legate a questo aspetto.
Per fortuna ho sempre risolto in qualche modo.
4 – Seleziono le principali tappe
Di solito, per riuscire a farmi un’idea di quello che vorrei assolutamente fare e vedere durante un viaggio, uso tantissimo i blog e i racconti di altri viaggiatori.
Faccio una ricerca online e seleziono almeno 10/15 racconti in linea con la mia destinazione e tipologia di viaggio. Li stampo e me li leggo con calma tutti dall’inizio alla fine, evidenziando le cose che mi compiscono di più.
Ne leggo tanti perché, ognuno di noi ha gusti e stili di viaggio diversi, che ci portano ad avere impressioni molto divergenti di uno stesso luogo o esperienza.
Alla termine di questa lettura, nella mia mente, si crea automaticamente un’idea di quello che vale la pena tenere, di quello che assolutamente non deve mancare e di ciò a cui possiamo tranquillamente rinunciare.
Il segreto, però, è leggere tanti racconti. Con 4/5 si rischia di farsi un’idea sbagliata o comunque, non completa.
5 – Mappa dell’itinerario e file riepilogativo
Trovo che google maps, sia un alleato indispensabile al viaggiatore fai da te. Io lo uso tantissimo e da tanti anni.
Ogni volta che trovo una tappa interessante, la salvo sulla mia mappa personalizzata, lo faccio con tutte, anche quelle che ho incasellato come “tappe a cui posso rinunciare”.
Quando tutti i punti sono sulla mappa, solo allora, inizio a ipotizzare itinerario più preciso con date e luoghi strategici dove dormire. A questo punto, di solito, inizio anche a depennare destinazioni troppo fuori mano, oppure poco interessanti.
Nel mio account google ho salvato tutte le mappe, di tutti i grandi viaggi che ho organizzato da sola. All’interno della mappa personalizzata, è possibile aggiungere punti, creare percorsi stradali, aggiungere note a ogni punto fissato, esplorare le aree dall’altro con la visione satellitare oppure soggettiva di google street View.
Insomma, uno strumento potentissimo, versatile e consultabile da ogni dispositivo in qualsiasi momento.
Per poterlo utilizzare al meglio, e avere la possibilità di salvare le mappe personalizzate, è necessario avere un account google, e accedere a My Maps.
Per avere sempre sott’occhio tutti questi dati (giorni, date, nomi dei luoghi, nome di alberghi o appartamenti, note varie etc…), creo un file excel dove annoto ogni dettaglio ma mano che se ne aggiungono.
È molto utile anche per tenere sotto controllo le spese sostenute e quelle presunte.
6 – Prenotazioni
Ora che date e tappe sono state messe nero su bianco, parto con le prenotazioni, sopratutto se il viaggio si svolgerà in alta stagione, oppure se ci tengo in modo particolare a soggiornare in un luogo preciso.
Spesso uso Booking, Expedia e anche Air B&B, sopratutto per la possibilità di cancellare la prenotazione anche all’ultimo.
Per alcuni luoghi, invece, è necessario rivolgersi direttamente alla struttura e l’ente turistico o governativo che la gestisce.
Se, ad esempio, intendete viaggiare dell’ovest degli stati Uniti e dormire all’interno dei grandi parchi Nazionali, dovrete prenotare con largo anticipo (6 mesi circa) e utilizzare i siti ufficiali delle strutture.
Quando è possibile evitare la prenotazione, lo faccio, per avere maggiore libertà di cambiare idea durante il corso del viaggio, ma mi salvo comunque, alcune possibili strutture nella zona di riferimento, a cui chiedere disponibilità una volta sul posto.
7 – Auto a noleggio – visite guidate e ingressi
Prenoto l’auto a noleggio, di solito come ultima cosa. Partendo a organizzare il viaggio con largo anticipo, di solito mi rimane comunque un congruo lasso di tempo per poter verificare le tariffe delle compagnie di noleggio.
Prima di scegliere la compagnia, valuto molto bene le recensioni online di altri viaggiatori su trust pilot o trip advisor.
Come ultima cosa, se necessario, prenoto ingressi a musei o altri luoghi di interesse, visite guidate etc…
8 – Acquisti
Acquisto sempre una guida di viaggio, spesso la Lonely Planet, ma non mi faccio condizionare dalla smania di collezionarle tutte, se una guida mi sembra migliore, prendo quella.
La uso più che altro durante il viaggio e non prima, per approfondire conoscenze e dettagli sui luoghi che stiamo visitato.
Spesso compro anche libri di narrativa che trattano la destinazione del mio viaggio.
Valuto se l’esperienza richiede attrezzatura particolare e, se possibile, l’acquisto per tempo, cercando i migliori articoli ai prezzi più convenienti.
9 – Valigia
La preparazione della valigia o dello zaino, se si viaggia in aereo, richiede una certa attenzione.
Purtroppo, le regole sul trasporto dei bagagli in aereo sono sempre più stringenti e, spesso, il peso in eccesso, viene fatto pagare a caro prezzo.
Quindi bisogna selezionare bene cosa portare e cosa no, e pesare la valigia, o lo zaino, prima di partire.
In questo articolo, troverai liste viaggio divise per tipologia e potrai stampare il pdf per non dimenticare a casa nulla!
10 – Check-in
A 48 ore dalla partenza (a volte 24), alcune compagnie, richiedono di effettuare il check-in online, pena un sovrapprezzo, al momento della partenza.
Ora non resta che chiudere il gas, sistemare le piante perché non si secchino, serrare casa, e che l’avventura tanto sognata, abbia inizio!
Ti serve una mano per fare la valigia?
Scopri in questo articolo tutte le liste di cose da portare in viaggio con pdf scaricabile!
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